Si chiude un capitolo per Cesare Bocci che non rappresenterà più il commissario Montalbano. La serie è durata 20 anni ma ad oggi il suo futuro è molto incerto. Sono infatti venute meno tre delle colonne portanti dello show tanto amato dai telespettatori. Il produttore Andrea Camilleri, il regista Alberto Sironi e lo scenografo Luciano Ricceri sono morti. A decidere le sorti della fiction, Luca Zingaretti, che rimanda il momento di prendere una decisione al riguardo, lasciando il pubblico e gli appassionati fans della serie con un interrogativo al quale ancora non viene data risposta.
Per il momento, l’unica cosa certa è che è stata girata un’ultima puntata dal titolo Il metodo Catalanotti. L’episodio doveva già andare in onda quest’anno ma è stato poi rimandato a marzo 2021, proprio a causa dell’indecisione di Luca Zingaretti che ha voluto aspettare: “Ho bisogno di tempo per riflettere. Per il momento non abbiamo nessuna novità specifica sul futuro della serie” ha raccontato. Ma in molti pensano che altre puntate non verranno mai registrate e che Cesare Bocci dovrà dire addio ai panni vestiti per così tanto tempo, quelli di vice commissario e donnaiolo impenitente.
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Mimì Augiello non incanterà più le donne italiane. Ricordiamo il suo esordio, nel giorno 6 maggio 1999. La prima puntata era intitolata Il ladro di merendine e il giovane Bocci conquistò subito tutti. E’ stato questo ruolo a donare a Cesare la sua popolarità e fama, costituendo solo l’inizio di una bella e lunga carriera sul piccolo schermo. Oggi lo vediamo impegnato nei Fratelli Caputo e nel Viaggio nella Grande Bellezza che lo ha reso il protagonista Mediaset di questo Natale. Ma l’attore non abbandona facilmente il personaggio cui è stato tanto legato: “E’ una di quelle fortune che ti capitano una volta sola”.
Cesare Bocci si è raccontato in un’intervista per Il Fatto Quotidiano e, ovviamente, ha commentato la situazione del commissario Montalbano: “Il mio cuore mi dice che si è chiusa un’epoca, per altro in maniera alta ed enorme. Montalbano in fondo è finito quando è morto Alberto Sironi: non c’è più lui, non c’è più quel gigante di Camilleri e nemmeno lo scenografo Luciano Ricceri.” Dunque per l’attore, dopo quest’ultimo episodio che dovrà andare in onda a marzo del nuovo anno, la fiction dovrebbe concludersi definitivamente. C’è però un libro che non è stato mai trasposto in televisione.
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E’ Riccardino, scritto da Andrea Camilleri, ma a tal riguardo Cesare Bocci non se la sente di esprimersi anche perché il suo personaggio non è presente nella vicenda: “Quello segna la fine di Montalbano, che sul finale si dissolve. Ma come personaggio non mi riguarda, perché nel libro Mimì è in ferie. Per me sono stati vent’anni clamorosi, vissuti nella consapevolezza del grande privilegio di lavorare con professionisti immensi.” Cesare Bocci racconta un aneddoto sui pochi ma intensi incontri con il maestro Camilleri. “Andai a presentarmi da Camilleri e gli dissi: «Buongiorno sono Cesare, faccio Mimì». Lui mi rispose: «Lo so chi sei. Tu ieri sera hai fatto piangere a me e a mia moglie». I suoi complimenti li porterò per sempre nel cuore.”