Il fatto
La ricostruzione
Il giallo della mail
Come scrive Repubblica:”Il caso ruota intorno a una mail inviata al tribunale di Bergamo il 4 novembre. La scrivente responsabile dell’asilo e rappresentante legale il giorno dopo (5 novembre) avrebbe dovuto presentarsi in aula per un procedimento di sfratto per morosità nei suoi confronti. La parte attrice è il proprietario dei locali dove ha sede l’asilo nido, ex banca Unicredit, in via Ruggeri da Stabello. La titolare chiede al giudice se è possibile rinviare l’udienza “per legittimo impedimento”, “visto che sono risultata positiva al Covid”. Alla richiesta – che andrà a buon fine – è allegato l’esito del tampone eseguito dalla donna il 2 novembre. Test nasale effettuato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII ovvero la trincea più calda del coronavirus nei mesi drammatici della prima ondata del virus. Il risultato conferma la positività di un precedente tampone (del 28 ottobre scorso)”.
Ma restiamo alla mail. Scrive ancora la maestra: “Avrei delegato la mia socia ma anche lei è in quarantena per colpa dei figli positivi anch’essi”. La socia ( che ha precedenti per truffa), dunque. Nemmeno lei può andare in tribunale, sempre causa Covid. Nel 2011, quando risultava “nullatenente”, ha patteggiato due anni di reclusione con la condizionale: a Bolzano prometteva vacanze da sogno a prezzi stracciati. I soldi versati dai turisti sparivano.