Il Codacons ha dichiarato che presenterà un esposto contro la hit dell’estate di Chiara Ferragni e Baby K, Non mi basta più. Il motivo dell’azione giuridica sarebbe la pubblicità occulta che secondo l’ente viene fatta nel video della canzone. Le regole dell’Antitrust prevedono che anche i videoclip musicali non debbano sfuggire alle regole del product placement. Gli artisti, nel caso usino dei marchi riconoscibili nei loro video, hanno l’obbligo di farlo sapere con trasparenza agli utenti per non violare le regole commerciali. Ma cosa ha dato in particolar modo fastidio al Codacons?
“Tra tutte queste bambole sembri Ken, ti ho in testa come Pantene” recita Non mi basta più. Una bella rima che potrebbe nascondere un vero e proprio accordo pubblicitario. E così vediamo Chiara Ferragni e Baby K intente in una manicure, con delle asciugamani avvolte a turbante sulla testa e i prodotti del noto marchio per capelli molto evidenti. La regina delle influencer, del resto, è sempre stata la modella preferita di Pantene, e ancora oggi insieme a Baby K ha avviato una catena su Tik Tok per sponsorizzare il famoso shampoo. Tutto questo non è passato inosservato al Codacons.
L’obiettivo dell’ente, con questa denuncia, non riguarda solo il videoclip musicale della hit di Baby K e Chiara Ferragni, ma anche il testo della canzone stessa. Il Codacons auspica che “venga valutato l’obbligo, da parte di emittenti radiofoniche e televisive, di censurare la parte in cui viene mostrato e pronunciato il nome del marchio”. Niente più Pantene per le due biondone che ci hanno fatto cantare a squarciagola questa estate. Chissà come reagiranno le vip alla notizia della denuncia, ma soprattutto come interverrà Fedez, sempre pronto a difendere la moglie con le unghie e con i denti tramite delle lunghe stories su Instagram.
LEGGI ANCHE—> Clamoroso Rai 2: Arriva Chiara Ferragni, Fatta fuori Simona Ventura. Ecco cosa è successo. Fan increduli
In questo caso ci sono anche molti precedenti. E’ risaputo che il Codacons attacca in continuazione i Ferragnez ed ogni loro movimento passa sotto i suoi vigili occhi. Tutto sarebbe cominciato durante il primo lockdown, quando Fedez accusò l’ente di aver avviato una raccolta fondi per cause di coronavirus. L’accusa del famoso cantante marito di Chiara Ferragni riguardava in particolare l’ambiguità del messaggio pubblicato per la raccolta. A un primo sguardo sembrava che i soldi fossero destinati agli ospedali e alle persone in difficoltà, ma nella realtà il denaro sarebbe rimasto nelle casse dell’ente, a causa dei problemi riscontrati da quest ultimo in fase di chiusura attività.
E da allora è cominciata una vera e propria guerriglia, con Codacons che non perde occasione per denunciare Chiara Ferragni e la sua famiglia. A cominciare con le foto del piccolo Leo, spesso vestito con marchi in evidenza che all’ente non starebbero affatto bene. Oppure il ritratto che ritrae madre e figlio come la Madonna e Gesù bambino, che ha scatenato una nuova battaglia legale. Insomma, la regina dei social, amata da tutti e venerata da molti, ha trovato un nemico. Ma noi siamo convinti che la re Mida degli anni 2000 darà del filo da torcere all’ente, per quanto importante sia.
Ricordiamo che il Codacons persegue la tutela dei diritti e degli interessi di consumatori ed utenti, nei confronti dei soggetti pubblici e privati produttori o erogatori di beni e servizi. L’Associazione, inoltre, tutela i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti. Quindi nei confronti di qualsiasi soggetto, andando a promuovere azioni giudiziarie o intervenendo in giudizi civili e penali, tramite la costituzione di parte civile. Il fine è ottenere il risarcimento del danno derivante dalla lesione di interessi collettivi concernenti le finalità perseguite dall’Associazione. Come finirà con Chiara Ferragni e Baby K?
LEGGI ANCHE—> Clamoroso in Rai, Guai per Eleonora Daniele che sbotta disperata: “Mi vogliono fare fuori. Ecco perchè e chiedo scusa”. Ecco cos’è successo
E tu che ne pensi? Se vuoi essere aggiornato, seguici sulle nostre pagine Facebook e INSTAGRAM.