Si è presentato davanti alla commissione d’esame della Maturità armato di pistola, intimando ai professori di promuoverlo. E’ accaduto ieri attorno alle 13 all’istituto superiore Cesaris di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Protagonista, riferisce Repubblica, un 18enne che ha estratto l’arma una volta rimasto solo con i docenti. A disarmarlo è stata proprio una professoressa, che ha preso la pistola lasciata sul banco dal 18enne. Sono quindi stati chiamati i carabinieri: il 18enne è stato portato in ospedale a Codogno per accertarne lo stato di salute mentale. La pistola dopo ulteriori controlli sarebbe risultata scarica.
Momenti di panico nel Lodigiano durante l’esame di maturità, precisamente nell’aula dell’Itis Cesaris di Casalpusterlengo. Un maturando si è presentato davanti alla commissione con una vecchia pistola del nonno, fortunatamente scarica. “Vi chiedo scusa ma io oggi devo assolutamente passare l’esame”, ha detto lo studente scatenando il panico.
Lodi, si presenta alla Maturità con una pistola: “Promuovetemi”
Come si legge sul Corriere della Sera, il 18enne ha estratto la pistola dalla tasca e l’ha puntata a turno contro i componenti del collegio riunitosi per la prova di maturità. Dopo aver minacciato i professori chiedendo loro la promozione ha lasciato l’arma sul banco. La docente di chimica ha quindi preso coraggio: è andata a prendere la pistola, mentre dalla scuola venivano chiamate le forze dell’ordine.
Il 18enne è stato portato via in ambulanza all’ospedale di Codogno, mentre carabinieri e polizia locale hanno avviato le indagini. Sul posto anche il sindaco di Casalpusterlengo Elia Delmiglio. Lo stendente, come racconta il quotidiano, a quanto pare non aveva dato problemi in precedenza “anche se, filtra dalla scuola, dall’inizio del lockdown ha cominciato a dare segni di insofferenza nei confronti della didattica a distanza soprattutto in vista dell’esame di maturità.
Già da inizio marzo aveva cominciato a partecipare meno alla didattica online, isolandosi e non rispondendo ai quesiti dei suoi prof. Un disagio interiore dovuto al lockdown che potrebbe essere esploso nel clamoroso gesto di martedì, nella sua scuola e verso i suoi professori”. Insomma il lockdown e l’ansia per l’esame di maturità avrebbero scatenato questa reazione. Resta comunque la polemica sui controlli che sono mancati, permettendo ad un allievo di entrare a scuola con una pistola.
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