Maria De Filippi non è una donna che ama stare ferma. Nel primo pomeriggio di un giorno feriale, con la primavera che bussa alla finestra e le misure della Fase 2 a un passo dal diventare realtà, è agli studi sulla Tiburtina per mettere a punto il nuovo show della prima serata di Canale 5, una delle poche novità di un palinsesto puntellato dalle repliche e tiranneggiato dall’informazione:
Amici Speciali – Con TIM insieme per l’Italia, quattro serate che si impegnano a costruire un domani migliore, più carico, più ottimista. «L’idea è aiutare la Protezione Civile: i ragazzi, i ballerini e i cantanti, si esibiscono per questo. Sono stati carini perché non hanno mai vissuto il senso della gara, che per molti altri diventa un problema» racconta Maria De Filippi in una lunga intervista a Vanity Fair.
Nel corso dell’emergenza è una delle poche a tenere in piedi un’alternativa ai talk show e agli speciali di approfondimento sul coronavirus: dalla diciannovesima edizione di Amici a una versione completamente rinnovata di Uomini e Donne, un format che va in onda da quasi venticinque anni, Maria de filippi adatta i suoi programmi con la stessa dimestichezza di una sarta che interviene su un vestito troppo largo. E Amici Speciali, che in principio doveva chiamarsi Amici All Star, è l’ennesima prova di questo talento. Ecco l’intervista che ha rilasciato per Vanity Fair
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Anche Amici Speciali avrà gli stessi accorgimenti di Amici 19 per via del contenimento?
«Non ci sarà il pubblico e ci saranno le distanze da rispettare. – afferma la De filippi – Si tratta di un programma diverso, ed è per questo che la giuria di queste quattro serate non sarà la stessa del talent. Naturalmente ci sarà una gara e un vincitore, ma con uno spirito molto diverso rispetto alla volta scorsa».
Lei che spirito ha?
«Quello che vede questi come speciali e non come la prosecuzione di quello che avevamo iniziato a fare. Dobbiamo riadattarci un po’ tutti, in questo momento. Lunedì 4 maggio riprende Uomini e Donne nella sua versione classica, – chiarisce Maria de Filippi – anche se classica fino a un certo punto, visto che non ci sarà né il pubblico né tutte le persone che vivono a Milano e nelle zone più colpite dal coronavirus. Le puntate che sono state trasmesse finora erano una sorta di preludio di quello che vedremo».
Prima dello stop, Uomini e Donne è andato in onda senza pubblico e rispettando le distanze: perché non riprendere subito da lì?
«La versione classica che andrà in onda la settimana prossima l’avrei potuta fare, rispettando le leggi e i decreti, anche prima. Ho scelto io di non farla perché se la regola dello stare a casa doveva valere un po’ per tutti, allora valeva anche per me e per i protagonisti di Uomini e Donne. Amici era in corsa e l’ho finito e, adesso che sembra che la Rai riparta con il daytime, penso che sia giusto che anche la versione in studio di Uomini e Donne torni in onda». Spiega Maria de filippi
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La nuova versione ha avuto un’accoglienza altalenante nella prima settimana: gli ascolti sono passati dal 16.5% di lunedì 20 al 12.1% di venerdì 24 aprile. Qual è il motivo, secondo lei?
Maria de Filippi non sembra sconvolta degli ascolti bassi: «A me è piaciuta, per me era un’idea quella di rendere protagoniste due donne che chattano: con queste premesse, il fatto che faccia tra l’11 e il 16% per me è già un miracolo. Ci vorrà del tempo prima di tornare a una situazione normale ma è chiaro che, non essendo normale la tv, non lo è neanche il pubblico che in questo momento sta a casa. Un programma come Uomini e Donne con le donne che chattano lo rifarei tutta la vita: la cosa che più mi ha incuriosito è che in queste settimane abbiamo recuperato degli sponsor nuovi, legati al digitale. Per questo motivo penso che una parte digitale resterà anche nella nuova versione».
Nelle puntate che andranno in onda dal 4 maggio Gemma incontrerà i suoi spasimanti virtuali?
«Vedrà finalmente con chi ha chattato: entrerà in una specie di imbuto che la porterà in studio, e lì incontrerà Occhiblu, CuorDiPoeta e Sirius, che dice di avere 26 anni anche se Gemma non ci crede. Sarà allora che capirà se dietro la chat c’è una bugia o la verità.E Su Giovanna la De filippi spiega: “Giovanna, invece, incontrerà un ragazzo che si presenta come L’Alchimista e un altro che si è presentato come Leonardo. Paradossalmente è stata lei stessa a dirmi che nel giro di queste due settimane ha trovato molto più corteggiamento rispetto a prima: la parola è diventata più importante di quello che si apprende in esterna”.
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In una nuova edizione di Temptation Island questa componente legata alle chat e alle parole potrebbe garantire la sopravvivenza del format?
«Ne stiamo parlando in questi giorni per portarci avanti con il cast: scegliamo di prepararci anziché aspettare senza poter fare niente. Il contatto fisico non è necessariamente fondamentale: quello che fa più arrabbiare i fidanzati e le fidanzate – spiega la De filippi – non è tanto il massaggio sulla schiena, ma la confidenza con le corteggiatrici e i corteggiatori, il raccontare le tue emozioni e la tua vita dopo un minuto. La gelosia nasce sempre da questo, anche perché, una volta superata la passione iniziale, non restano che i sentimenti. Stiamo cercando di lavorare su questo».
La tv si sta radicando nell’informazione, anche se le repliche di programmi come Tu Sì Que Vales e Ciao Darwin vanno a gonfie vele: siamo saturi di talk show?
«Le posso parlare per me. All’inizio io guardavo solo ed esclusivamente programmi d’informazione, ma poi ne ho avuto l’overdose perché mi sembrava che una voce fosse sempre contraddetta da un’altra – lamenta la De Filippi – Tipo sui test sierologici: senti che funzionano e ti dici, ok. Poi cambi canale e dicono che non valgono niente e, intanto, scopri che c’è una ditta che ha vinto l’appalto per fare il test in tutta Italia. Va bene informare, ma ci vuole coerenza: se l’informazione muta, io non ci capisco più niente».
In questo, Amici 19 è stata una delle poche alternative per lo spettatore. Non è stata un’edizione facile: per via della discussione con Valentin, lei ha probabilmente ricevuto la prima contestazione social da quando esiste Twitter. Come l’ha presa?
«Lo rifarei tutta la vita, non mi sono mai pentita di quello che ho detto. So quanta gente ci tiene ad entrare nel cast di Amici e quanti ballerini grazie ad Amici hanno trovato lavoro: ed è per questo che avrò sempre una reazione del genere quando uno dice che, se anche vincesse, se ne andrebbe. E Ancora Maria de Filippi spiega la diversa reazione con Javier: “Se nel daytime c’è Javier che dice che la scuola non fa per lui e che se ne vuole andare io capisco che è uno sfogo dettato dalla rabbia e che appartiene all’isteria: mi metto nei suoi panni e lo calmo perché non mi offendo”.
Non me la prendo mai se discutono del fatto che Amici non piace: è diritto di critica. Quando, però, vai contro un altro ragazzo del programma, in questo caso Jacopo, e dici in modo presuntuoso che, qualora vincessi – e ovviamente lo pensi, altrimenti non lo dichiareresti -, te ne andresti, allora mi sembra fuori luogo». Confessa la De Filippi.
Ha più sentito Valentin dopo?
«Mi ha richiamato ma Si sono parlati con gli autori perché voleva il premio per chi perde la sfida. Non lo ha avuto perché, al di là del fatto che pensasse di vincere, non lo avrebbe comunque ottenuto avendo scelto di autoeliminarsi con l’invito da parte mia a lasciare lo studio: non avendo sostenuto nessuna sfida, non gli spettava». Irremovibile su questo punto la De Filippi
Non è la prima volta che un allievo «volta le spalle» al programma: le fa male quando succede?
«Non mi aspetto nulla, mi stupisco del contrario».
Da Filippo Bisciglia ad Amici Celebrities ad Alessandra Celentano ad Amici 19 non si può dire che nell’ultimo periodo non si sia arrabbiata in diretta. Pensa mai di aver esagerato?
«Io in quello sono vera, nel bene e nel male. Quando discuto con una persona con cui ho una confidenza particolare su qualcosa che non ritengo giusto, la discussione non è calmierata dalla presenza del pubblico o dalla telecamera. Le “televendite della De Filippi” sono passate alla storia non certo perché ero brava, tant’è che non le faccio più: se quel prodotto non lo avevo provato e sapevo che non era efficace non ce la facevo a farla, non ne ero capace. Filippo sapeva cosa poteva andare in onda visto che era protagonista delle sue dichiarazioni e, oltretutto, avvezzo alla tv.
Mi sono storta sul suo apparente stupore. Io non faccio mai trappole a nessuno: non mi piace quando le fanno a me e mi sembra giusto non farle agli altri. È per questo che, quando ha reagito così, è già stato un miracolo che non gli abbia detto altro. Poi per me finisce lì: con Filippo ci sentiamo, ci siamo visti a Natale. La Celentano uguale: sul web dicono che verrà cacciata, ma non è vero. Tutti quelli che se ne sono andati dal programma non sono mai stati cacciati. Alessandra ci sarà negli speciali di Amici mentre Veronica no, ma solo perché sta lavorando ed è impegnata con le coreografie. Non è stata mica mandata via». Rassicura la De Filippi
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Negli anni Duemila i suoi programmi venivano molto criticati in quanto considerati trash. Nell’ultimo periodo qualcosa è cambiato ed è diventata «Queen Mary». Come lo spiega?
«Penso che quello che ha fatto cambiare idea agli altri sia stato il web. “Queen Mary” mi chiama Gaia, che è piccola ed è di un’altra generazione. La Amoroso mi chiama “Maria” – spiega la De Filippi. Prima c’era il pregiudizio che i miei programmi non avessero delle altre chiavi di lettura. Poi nascono le gif su Gemma, capiscono che i ragazzi che guardano i programmi, così come il pubblico televisivo, non sono lobotomizzati: non ci sono solo il tronista e la corteggiatrice che dettano legge o che offuscano la mente e tutto cambia. Uomini e Donne è un programma che ha tanti laureati: lo slogan “No Maria, io esco” non è che crei chissà che cosa, ma fa ridere. A me il web piace, soprattutto quando è libero e non tarocco».
In che senso?
«Quei fantomatici finti nickname che spesso appartengono a qualcuno e che dicono di odiare la De Filippi o qualcun altro, per esempio: è una pratica che mi lascia perplessa e che lascia un po’ il tempo che trova. Fortunatamente c’è gente che ha una testa pensante e capisce subito se qualcuno è sincero o scrive qualcosa perché gli hanno dato 100 euro che, probabilmente, da ragazza avrei accettato anch’io per fare la stessa cosa.
Capisco il ragazzo che guadagna, ma il mandante, invece, fa pena, perché non è detto che facendo fare i finti commenti riesca nel suo intento. Ora, sia chiaro: non ho alcun problema con il diritto di critica sul web quando è vero. So perfettamente da chi arrivano i finti commenti e, come tali, li leggo. Vale lo stesso per la pubblicità: puoi dire quanto vuoi che quel prodotto è il migliore del mondo, ma se poi non è buono la gente in negozio non ci entra per comprarlo».
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L’intervista completa Su Vanity Fair