Per evitare il contagio da Coronavirus occorre una corretta igiene e disinfezione della pelle. Ma non bisogna essere maniacali, col rischio di causare danni alla cute delle mani e, talvolta, persino infezioni. La parola agli esperti.
Mai come in questo momento la pelle delle nostre mani è pulita e disinfettata. Una prevenzione doverosa per arginare il pericolo di contagio da Coronavirus, come ormai ben noto. Tuttavia, tra acqua, sapone, disinfettanti, alcol, amuchina e acqua ossigenata l’epidermide ne risente eccome. Secchezza, arrossamenti, screpolature e unghie sfaldate: probabilmente avrete notato su di voi una o più conseguenze del genere. Come possiamo correre ai ripari?
Ha spiegato Aldo Morrone, Direttore Scientifico dell’Istituto Dermatologico del San Gallicano di Roma (IRCCS): «L’igiene delle mani è fondamentale per la prevenzione di molte infezioni, perché rimuove microrganismi che possono essersi depositati sulla pelle attraverso micro-gocce presenti nell’aria o attraverso il contatto con oggetti o superfici contaminate».
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Ha aggiunto Morrone: «È importante che le pratiche di igiene non alterino il film idrolipidico della cute per evitare che il suo ruolo di barriera non venga compromesso». Ha proseguito lo specialista: «Lavarsi le mani nel corso della pandemia da coronavirus è fondamentale, ma non deve diventare un’operazione “maniacale”, con il rischio di infezioni o la comparsa di dermatiti irritative o allergiche».
Cosa fare e cosa evitare per la corretta igiene delle mani
Ecco alcuni spunti tratti dal decalogo diffuso dai dermatologi dell’Istituto San Gallicano della Capitale.
1. La pelle è un organo barriera che costituisce la prima linea di difesa dagli agenti fisici, chimici e biologici, contro patogeni invasivi. Questa funzione viene svolta grazie alla protezione fornita dallo strato corneo e attraverso la sintesi di mediatori dell’infiammazione (prostaglandine, leucotrieni, citochine, ecc.).
2. La cute integra rappresenta una barriera nei confronti della penetrazione di numerosi batteri e virus, ma la sua integrità è fondamentale per preservare l’organismo da malattie infettive.
3. Il nuovo Coronavirus si trasmette principalmente attraverso la saliva e contatti diretti personali, per esempio con le mani “contaminate”.
4. Il Covid-19 non è in grado di attraversare la cute. Le micro-gocce di saliva (droplets) eliminate dai malati, sospese in aria, possono depositarsi sugli oggetti e sulle mani. Queste ultime potrebbero veicolare il virus, se portate alla bocca, o attraverso contatti diretti personali come una stretta di mano.
5. Il lavaggio delle mani con acqua e sapone serve a garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un’azione meccanica ed è raccomandato come principale e più efficace misura di prevenzione nei confronti del Coronavirus. Evitate l’acqua troppo calda: potrebbe danneggiare il film idrolipidico della pelle.
6. È sufficiente il comune sapone e l’acqua, procedendo a un lavaggio delle mani di almeno 40-60 secondi. Se non c’è acqua a disposizione, allora si può ricorrere agli igienizzanti per le mani (gel idroalcolici) contenenti almeno il 60% di alcol.
7. I gel idroalcolici vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. Attenzione a non abusarne, dal momento che, se usati con eccessiva frequenza, potrebbero causare secchezza della cute, andando ad alterare la sua funzione protettiva e favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze, aumentando di conseguenza il rischio di infezioni.
8. Abbiate cura delle unghie, mantenendole corte, evitando di “mordicchiare” le “pellicine” (cuticole), perché potrebbero crearsi micro-ferite che possono costituire la porta di accesso a virus e batteri.
9. Utilizzate creme idratanti che aiutino la pelle a ritrovare il suo naturale equilibrio, soprattutto se si avverte particolare secchezza delle mani.
10. Prestate particolare attenzione a queste precauzioni se si è affetti da patologie dermatologiche, come la dermatite atopica, che espongono già a maggior rischio di contrarre infezioni.
Lavare correttamente le mani è fondamentale, in particolare, nei seguenti casi.
PRIMA DI: mangiare, maneggiare o consumare alimenti, applicare o rimuovere le lenti a contatto, andare in bagno, cambiare un pannolino, somministrare farmaci, medicare una ferita, toccare un malato.
DOPO: aver tossito, starnutito o soffiato il naso, essere stati a contatto con animali, aver usato il bagno, aver cambiato un pannolino, aver toccato cibo crudo, in particolare carne, pesce, pollame e uova, aver maneggiato spazzatura, aver usato un telefono pubblico, maneggiato soldi, aver usato un mezzo di trasporto (bus, taxi, auto, ecc.), aver soggiornato in luoghi molto affollati, come palestre, sale d’aspetto di stazioni ferroviarie, aeroporti, cinema, essere stati a stretto contatto con persone malate.
Interpellata da Repubblica.it, la cosmetologa Carla Scesa ha dato questi suggerimenti per trattamenti casalinghi naturali, sicuri e validi. «Si possono effettuare impacchi con creme contenenti vitamina C ad effetto schiarente. Oppure con olio di mandorle e vitamina E». Nel caso di mani molto arrossate, ha aggiunto l’esperta, «si possono eseguire dei bagni in infusi concentrato di camomilla o malva ad azione decongestionante ed ammorbidente». Unghie fragili e deboli? «Si possono spalmare gli smalti rinforzanti che hanno anche un effetto mat adatto pure agli uomini e sono reperibili anche nelle farmacie».
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