Asma e Coronavirus: Le risposte dell’esperto del San Raffaele sul legame e i consigli per adulti e bambini. ” Cosa fare ora”
Le risposte dell’esperto del San Raffaele sul legame tra asma e COVID-19 e i consigli per adulti e bambini asmatici
Alle preoccupazioni che normalmente sorgono nei pazienti asmatici durante il periodo influenzale, si aggiunge quest’anno anche il timore per il nuovo coronavirus. Ma queste ulteriori apprensioni sono giustificate? I pazienti asmatici, sia adulti sia bambini, quali accorgimenti possono adottare per tutelare la propria salute? E se si sospetta di aver contratto il virus, come è opportuno comportarsi? Risponde il Dottor George Cremona, Responsabile del Servizio di Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
COVID-19: i pazienti asmatici sono più a rischio?
“Se dai dati attualmente a disposizione è ormai chiaro che i soggetti maggiormente a rischio sono le persone anziane, gli immunodepressi e i pazienti cronici, non è altrettanto chiaro se, tra questi, siano compresi anche i pazienti asmatici, benché si tratti di una malattia respiratoria”, spiega il medico.
Qualsiasi infezione polmonare rischia di peggiorare i sintomi dell’asma, ma dalle evidenze scientifiche attualmente disponibili non è possibile affermare con certezza né che i pazienti asmatici contraggano il virus più facilmente, né che in questi soggetti COVID-19 si manifesti in forma più grave rispetto alla popolazione generale.
“Ad oggi è scientificamente dimostrato soltanto che altri coronavirus possano causare attacchi d’asma, mentre non vi sono dati che attestino che i pazienti asmatici possano sviluppare più facilmente la polmonite o essere più soggetti all’ospedalizzazione per COVID-19”, prosegue l’esperto. Tuttavia, occorre tener presente che i pazienti asmatici sono più a rischio rispetto a tutti i virus respiratori in generale, anche la comune influenza stagionale.
L’asma: una malattia cronica
L’asma è una delle malattie respiratorie più diffuse e, secondo i dati dell’OMS, colpisce tra i 100 e i 150 milioni di persone in tutto il mondo, un dato destinato a crescere ulteriormente considerato il trend degli ultimi anni. “L’asma si manifesta tramite un’infiammazione cronica delle vie aeree e, ad oggi, non esiste alcun trattamento risolutivo per curarla. Ma è possibile e necessario tenere sotto controllo il decorso attraverso un piano di controllo adeguato, che permetta di ridurre gli attacchi d’asma, la tosse, i sibili e le altre difficoltà respiratorie correlate”, afferma il Dottore.
I consigli per gli asmatici in caso di infezione da COVID-19
“Per i pazienti asmatici può non essere semplice distinguere la difficoltà a respirare (dispnea) provocata dall’asma da un attacco d’asma potenzialmente provocato dal virus. Pertanto, i pazienti che soffrono d’asma e che presentano sintomi riconducibili all’infezione da COVID-19, devono contattare il proprio medico per dirimere ogni dubbio – aggiunge il medico -.
I sintomi da monitorare sono:
- febbre;
- difficoltà a respirare;
- tosse secca.”
Anche in virtù di questa difficoltà a distinguere la sintomatologia, per tutti i pazienti asmatici è fondamentale:
- tenere ben controllata l’asma;
- assicurarsi che la funzione polmonare sia buona;
- rispettare diligentemente tutte le misure precauzionali consuete (lavare spesso le mani, mantenere la distanza di sicurezza, limitare gli spostamenti ecc.).
Le cure contro l’asma e l’impatto su COVID-19
In merito ai trattamenti contro l’asma, la relazione tra l’utilizzo di corticosteroidi o di farmaci biologici e COVID-19 non è supportata da dati scientifici consistenti. Infatti, non è scientificamente dimostrato né che questi farmaci possano aumentare il rischio di incorrere in complicanze respiratorie, né che i corticosteroidi per via inalatoria possano avere una funzione protettiva. “Pertanto, in assenza di evidenze solide, è consigliato continuare i normali trattamenti in atto o rivolgersi al proprio medico per verificare il piano terapeutico o modificarlo in caso di necessità”, afferma il dottore.
Bambini asmatici: terapie e precauzioni
Inoltre, in merito ai bambini asmatici, “seppur dalle evidenze sia noto che abbiano infezioni meno gravi da COVID-19, è consigliato anche in questo caso proseguire le terapie e adottare le ormai consuete precauzioni contro il virus”, avverte il Dottor Cremona.
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Come gestire ansia e stress
Infine, stante l’attuale situazione di crisi, è naturale per alcuni sentirsi tristi, confusi, spaventati o stressati. Le condizioni di ansia e di stress possono scatenare attacchi di asma nei pazienti asmatici. Per gestire al meglio queste situazioni emotivamente complesse è necessario:
- mantenere uno stile di vita sano (dieta corretta, sonno, esercizio fisico, esercizi di rilassamento);
- alimentare i contatti con la famiglia e gli amici via e-mail o telefono;
- evitare altri fattori scatenanti come il fumo, l’alcool e le droghe;
- tenersi informati, evitando la sovraesposizione alle notizie;
- cercare aiuto, innanzitutto parlandone con il proprio medico di base, quando ci si sente sopraffatti dalle emozioni negative.
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