Bonus 100 euro Novità: Esclusi (quasi) Tutti i docenti, si agli Ata. Ecco perché e chi lo avrà
Bonus 100 euro dipendenti, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sono contenute nella circolare n. 8 del 3 aprile 2020: calcolo del premio e del limite di reddito, modalità di erogazione e come comportarsi nei casi di smart working sono solo alcuni dei temi trattati.
Vengono date istruzioni anche riguardo quale tipo di reddito il lavoratore deve avere per essere un beneficiario dell’incentivo, e quando verrà erogato il premio di 100 euro netti. Vediamo dunque quali sono i punti presi in considerazione dall’Agenzia delle Entrate e quali sono i chiarimenti che offre.
Bonus 100 euro dipendenti, calcolo dei giorni: le istruzioni delle Entrate
La circolare numero 8 del 3 aprile 2020 dell’Agenzia delle Entrate risponde a quesiti sull’applicazione delle misure contenute nel decreto Cura Italia. Tra i vari incentivi introdotti dal decreto del 17 marzo 2020 c’è anche un premio di 100 euro netti a dipendenti pubblici e privati che nel mese di marzo hanno continuato a lavorare in sede.
Per quanto riguarda il calcolo dei giorni per attribuire il premio previsto dall’articolo 63 del cosiddetto “decretone”, considerata la mancanza di precisazioni sia nella norma che nella relazione illustrativa, dispone quanto segue:
“si ritiene che al fine del calcolo complessivo dei giorni rilevanti ai fini della determinazione dell’importo del bonus spettante ai sensi dell’articolo 63 del Decreto, rilevi il rapporto tra le ore effettive lavorate nel mese e le ore lavorabili come previsto contrattualmente.”
Le modalità di calcolo del premio non variano in base alla tipologia di contratto, poiché la ratio della norma è quella di ricompensare i lavoratori che hanno continuato a prestare la propria attività in sede. Anche i lavoratori part time, quindi, hanno diritto al bonus, il cui importo viene determinato in base al periodo in cui il dipendente presta la propria attività lavorativa in sede. Nel calcolo del premio, infine, non vanno prese in considerazione né le giornate di ferie né quelle di malattia.
Bonus 100 euro dipendenti anche in smart working?
I lavoratori dipendenti che si trovano in smart working non hanno diritto al bonus di 100 euro. L’articolo 63 del decreto Cura Italia è molto chiaro: il premio è corrisposto in base al “numero di giorni svolti nella propria sede di lavoro”. Non si possono quindi contare i giorni di lavoro effettuati a distanza. Il bonus però spetta a coloro che hanno lavorato in sede per qualche giorno di marzo, non completando il mese. In questo caso l’importo del premio sarà rapportato ai giorni lavorati presso la propria sede lavorativa.
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Bonus 100 euro, come si calcola il reddito?
I lavoratori dipendenti hanno accesso al premio solo se hanno un reddito da lavoro annuo non superiore a 40.000 euro. L’Agenzia delle Entrate sottolinea che il limite è valido solo per il reddito da lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva IRPEF. Vengono esclusi dal conteggio i redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Qualora il datore di lavoro tenuto all’erogazione del premio non sia lo stesso che abbia rilasciato la Certificazione Unica dei redditi per l’anno precedente, il dipendente dovrà rilasciare al sostituto di imposta un’autodichiarazione, in cui attestare l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel 2019. Infine, l’erogazione del bonus può avvenire in due modi: in automatico nella busta paga di aprile, oppure come conguaglio di fine anno.
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