Cambiamenti importanti in vista per le indicazioni ministeriali del Miur per l’infanzia e primaria. I docenti dovranno iniziare a prendere familiarità con alcuni temi che il ministero dell’Istruzione ha voluto introdurre nel programma proprio per abituare sin da piccoli i bambini. Innanzitutto verrà data maggiore importanza per quel che riguarda le lingue (da intendere sia quella madre che le lingue straniere) ma si approfondirà anche la conoscenza del digitale, si educherà alla sostenibilità e verrà approfondita anche la Costituzione. In programma ci sarà anche l’educazione alla statistica e al coding.
Miur: progetto svecchiamento. Cosa significa
Tutto ciò fa parte del progetto “svecchiamento”, ovvero un progetto portato avanti dal comitato scientifico per le indicazioni nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (la cui coordinazione è affidata al professore Italio Fiorin voluto dal Miur). Lo scopo di tutto questo è di fare in modo che i docenti rivedano il loro modo di fare scuola.
Per quanto riguarda il tema della cittadinanza, questo verrà introdotto già nella scuola dell’infanzia dove i piccoli impareranno a conoscere questo importante concetto. Anche i professori delle discipline artistiche daranno il loro contributo, educando gli alunni alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale come da indicazione Miur.
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Miur introduce statistica e pensiero computazionale
Anche per i docenti di storia si prospetta qualche cambiamento, infatti è richiesta maggiore attenzione riguardo alle vicende accadute nell’arco del Novecento, comprese anche quelle più difficili per quanto riguarda la nostra storia. Verrà attribuita particolare attenzione per quel che riguarda le lotte di liberazione. In ambito di materie scientifiche, il Miur ha voluto introdurre la statistica. Questa disciplina servirà a spiegare alcuni fenomeni e tendenze e, allo stesso tempo, si propone di aumentare l’interesse degli alunni per la matematica.
Il Miur ha anche voluto introdurre nel programma il cosiddetto pensiero computazionale, che però non è da intendersi ad un tipo di istruzione eseguita con PC e smartphone. Si tratta infatti di educare i bambini al pensiero logico, essenziale per imparare in futuro la programmazione al computer. Infine, per quanto riguarda lo studio delle lingue, si richiede una preparazione idonea, in quanto ormai le classi sono multilingue. Dunque gli insegnanti devono essere in grado di insegnare agli alunni la lingua italiana come L2, ovvero come fosse una seconda lingua per gli stranieri.