Coronavirus, Tutti In fuga da Milano. Ora il virus non è più contenibile. In centinaia al Sud Italia, Cosa è accaduto e cosa fare ora. Era già accaduto nel recente passato, ma questa volta l’effetto della fuga di notizie trapelata da Palazzo Chigi e dintorni ha avuto riflessi ben differenti. Nella serata di ieri è iniziata a circolare la bozza del decreto che indicava la Lombardia zona rossa (con altre 11 province, diventate 14 nella versione definitiva firmata dal presidente del Consiglio),
dando il via a un affollamento delle stazioni di cittadini che, in fretta e furia, hanno preso i primi treni per allontanarsi (come dimostrano alcuni video) da Milano prima dell’entrata in vigore del provvedimento. Un fatto molto grave che, come sottolineato dallo stesso Giuseppe Conte, ha provocato caos. Ora è caccia a chi ha inviato ai giornalisti quella bozza.
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«È necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un dpcm, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali – ha detto il presidente del Consiglio nella conferenza stampa tenuta nelle notte -. Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani.
Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare». I media hanno inevitabilmente pubblicato il contenuto della bozza che qualcuno all’interno di Palazzo Chigi (cioè qualcuno che ha partecipato a quella riunione di ieri sera) ha inviato ai giornalisti in anteprima. E l’effetto è stato quel che vediamo nei video che circolano sui social network.
Coronavirus, Lombardia zona rossa, la fuga da Milano prima della firma sul decreto
Negli ultimi giorni le stazioni dei treni erano praticamente vuote, con un drastico calo dei passeggeri proprio per via dell’emergenza Coronavirus. Ieri sera, però, poco dopo la diffusione della bozza del decreto poi approvato ufficialmente dal governo, ecco che a Porta Garibaldi e Centrale sono apparse centinaia di persone con le valige al seguito alla ricerca del primo treno utile ( quello per Salerno) per lasciare la Lombardia zona rossa. Un fatto molto grave dato che, con questo comportamento si mette a rischio quel che il DPCM siglato nella notte ha provato a contrastare: la probabile diffusione del virus.
In oltre 500 hanno assaltato il treno, uno sopra l’altro, incuranti anche del divieto di assemblamento. Il treno è partito con qualche minuto di ritardo ma alla fine è arrivato a Salerno. Da li c’è chi ha preso altri treni per le varie regioni del Sud, chi invece si è fermato. Stamattina da Milano è partito il Frecciarossa per Napoli, ugualmente pieno.
Ormai la situazione non è più gestibile. L’unica arma in nostro possesso per fermare l’epidemia e i contagi è quello di restare quanto più possibile a casa e sperare che almeno chi ha deciso di rischiare una pandemia nazionale, contravvenendo alle indicazioni ministeriali, si metta in auto quarantena.
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